L’evento, organizzato al Circolo Ufficiali di Verona dal Consorzio di Tutela del Soave in collaborazione con Strada del vino, si è confermato per il secondo anno consecutivo un momento di generale confronto

«È un momento molto particolare quello che sta vivendo il vino italiano, e l’Europa in generale. In questa fase che potremmo definire di “temporaneo smarrimento” è saggio rimanere “centrati”, in ascolto della propria identità e del proprio valore, per capire. Chi fa vino è, per definizione, radicato alla terra e questo viene certamente in aiuto. Non si tratta di restare fermi, quanto semmai “in ascolto” dei venti di cambiamento, cercando di capirli e di gestirli, senza il rischio di subirne le conseguenze in maniera pesante».

Queste le parole con cui Cristian Ridolfi, presidente del Consorzio del Soave, ha esortato i produttori associati e il mondo del vino italiano in generale, ad una riflessione profonda, nell’ambito del talk “Soave: autentico, autoctono, contemporaneo”, condotto da Luciano Ferraro, vicedirettore del Corriere della Sera, all’interno dell’evento Appuntamento Soave, a cui hanno preso parte Michele Cannone, Lavazza Global Brand Director from Home; Achille Scudieri, Vicepresidente Gruppo Adler – Amministratore delle Tenute Scudieri; Barbara Ferro, Amministratrice Delegata di Veronafiere Spa; Jeff Porter, corrispondente per l’Italia di Wine Enthusiast; Mons. Bruno Fasani, Presidente della Fondazione Biblioteca Capitolare di Verona e direttore di Telepace.

Appuntamento Soave, tenutosi lunedì 8 settembre al Circolo Ufficiali di Verona,è l’evento organizzato dal Consorzio di Tutela del Soave, in collaborazione con l’Associazione Strada del Vino Soave e con il sostegno di Banco BPM, dedicato alle migliori interpretazioni dell’iconico bianco italiano.

L’evento, alla sua seconda edizione, vuole essere insieme l’occasione per fare il punto sulla denominazione e sulla versatilità del vino Soave – d’annata o più evoluto – e nello stesso tempo porsi come momento di riflessione e di analisi su temi che, partendo dal vino, hanno immediati collegamenti con l’attualità, il costume, la società.

Oltre quaranta le aziende associate al Consorzio che hanno preso parte alla giornata e che hanno messo in degustazione le loro differenti interpretazioni di Soave, sia fresco che più evoluto, sulla terrazza più bella di Verona, a testimonianza di come l’eleganza, elemento distintivo per eccellenza nel vino Soave, sia riscontrabile sia nei vini d’annata sia nelle referenze con qualche anno di affinamento in bottiglia. Soddisfazione da parte delle aziende per il numeroso pubblico, attento e qualificato, che ha preso parte all’evento.

L’ampia presenza di ristoratori, di operatori di settore, di stampa specializzata e a seguire di appassionati, ha testimoniato la bontà del format di una sola giornata, con attività suddivise per target così da assicurare ai partecipanti la possibilità di lavorare e di approfondire la conoscenza del Soave e della sua zona di produzione.

Contemporaneo, autoctono, elegante sono stati gli aggettivi che sono spesso tornati nel corso della giornata, a partire dai quali hanno preso il via masterclass e seminari, con ampio spazio anche per l’analisi del potenziale evolutivo che caratterizza il Soave. Eleganza, che nel Soave si riscontra sia quando si è di fronte un calice d’annata, più fresco e fruttato, sia quando si è di fronte ad un calice più evoluto, con rimandi alla mineralità e ai sentori terziari.

Il seminario AIS “Il Soave, dalla freschezza alla longevità”

Successo per il seminario formativo della mattina, “Il Soave, dalla freschezza alla longevità” curato da AIS, con una approfondita lezione sul Soave, tenuta Alberto Toffanello, Miglior Sommelier del Veneto 2025, e fortemente voluto dal Consorzio del Soave, nella convinzione che aggiornamento e formazione siano essenziali per essere dei buoni ambasciatori del vino Soave, in grado così di divulgare il patrimonio che sta dietro ogni singolo calice.

La masterclass “Soave Seven, dalla freschezza alla longevità”

Sold out per la successiva masterclass “Soave Seven, dalla freschezza alla longevità” guidata da Jeff Porter, firma di Wine Enthusisat, e rivolta ai ristoratori, agli operatori e alla stampa specializzata con l’obbiettivo di raccontare le differenti anime del Soave in una sorta di viaggio trasversale prima da ovest, suolo calcareo, ad est, suolo vulcanico, e poi dalle annate più fresche fino a quelle più evolute, a dimostrazione di come il Soave sia un vino dotato di una forte capacità di evoluzione nel tempo. «Siamo molto contenti per l’esito di Appuntamento Soave – ha proseguito Ridolfi  che, alla sua seconda edizione, riporta il nostro vino nel centro storico di Verona e che ha visto una partecipazione ampia e trasversale, dai ristoratori ai sommelier fino al pubblico di appassionati. Accanto a questo risultato, rileviamo un numero crescente di aziende che, con la loro partecipazione, credono nella bontà di questo format e rinnovano la loro fiducia al Consorzio e al suo operato, promuovendo le politiche di gestione della denominazione realizzate negli ultimi tre anni, alla luce degli attuali trend di mercato».

Fonte: Consorzio di Tutela del Soave

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