Prosciutto di Parma

Riconosciuto il danno reputazionale e di immagine della DOP Prosciutto di Parma

I Tribunali confermano che il Consorzio del Prosciutto di Parma e i suoi 140 produttori sono totalmente estranei alla frode commessa da alcuni allevamenti, macelli e centri di genetica per l’utilizzo di tipi genetici non ammessi dal Disciplinare dei principali prosciutti DOP italiani. A ribadirlo ancora una volta è la sentenza emessa recentemente dal Tribunale di Torino che ha condannato alcuni soggetti coinvolti nella vicenda e ha riconosciuto al Consorzio la posizione di soggetto gravemente leso e pienamente legittimato a richiedere il ristoro del danno all’immagine.
Dopo il procedimento penale, conclusosi con il patteggiamento delle parti accusate, il Consorzio ha promosso un’azione civile al fine di richiedere il risarcimento dei danni subiti in termini di immagine e reputazione della DOP Prosciutto di Parma e del marchio consortile, oltre al danno morale. Con una sentenza storica il Tribunale ha stabilito un risarcimento di oltre un milione di euro a favore del Consorzio del Prosciutto di Parma per il danno di immagine seguito alla vicenda giudiziaria. Il Consorzio è infatti risultato estraneo alla frode commessa da alcuni allevamenti, macelli e centri di genetica piemontesi.
 
Si tratta di una sentenza molto positiva che va ad aggiungersi agli altri procedimenti giudiziali instaurati sul caso dove numerosi tribunali italiani hanno riconosciuto il Consorzio e i suoi produttori come parte lesa e ribadito la loro estraneità ai fatti“, si legge in una nota del Consorzio.
ARGOMENTI TRATTATI: ,