In seguito alla strategia di decentralizzazione approvata nel 2017 dall’Assemblea Generale oriGIn – Organizzazione per una Rete Internazionale delle Indicazioni Geografiche – i membri europei si sono incontrati oggi a Bruxelles per lanciare oriGIn UE, il satellite della lega delle organizzazioni mondiali delle IG, con sede a Buxelles.
“Nel corso degli anni, oriGIn ha contribuito sensibilizzare le coscienze in merito all’universalità del diritto alla proprietà intellettuale – quella delle Indicazioni Geografiche – che risulta cruciale per lo sviluppo sostenibile dei produttori locali. Quindici anni dopo la fondazione di oriGIn, abbiamo avvertito l’esigenza di sostenere le nostre azioni globali attraverso attività mirate alle realtà locali. OriGIn UE aiuterà le organizzazioni europee delle Indicazioni Geografiche a rinvigorire il dialogo tra loro e a coordinare le iniziative a livello europeo”, ha spiegato il presidente di oriGIn Claude Vermot-Desroches. “In questi anni, l’Unione Europea ha conseguito risultati incredibili nel riconoscimento e nella tutela delle IG, sia nell’ambito del mercato interno che in quello di mercati terzi. Crediamo che i tempi siano maturi per ottimizzare questi sistemi, in termini di semplificazione e perfezionamento di alcuni aspetti degli accordi bilaterali dell’UE in materia di Indicazioni Geografiche, attraverso un miglior coinvolgimento delle organizzazioni delle IG nelle negoziazioni. A nome dei nostri membri, vorrei ringraziare Paolo De Castro, vicepresidente della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale e Michel Dantin, membro della stessa Commissione, per averci ospitati oggi al Parlamento Europeo per il lancio di oriGIn UE, che sarà determinante per perseguire tali obiettivi”, ha detto Massimo Vittori, direttore generale di oriGIn.
“E’ essenziale che le prossime riforme delle politiche europee, in particolare la PAC – Politica Agricola Comune – proteggano il sistema di tutela delle IG e gli strumenti per gestire gli approvvigionamenti, e semplifichino le procedure”, ha dichiarato Michel Dantin. “Il sistema dell’UE per la protezione delle Indicazioni Geografiche affonda le radici negli anni ’90, quando il processo di apertura dei mercati globali è accelerato. Vent’anni dopo, la Commissione Europea reputa il riconoscimento delle IG fondamentale per proteggere il patrimonio dei prodotti agroalimentari europei, un vero e proprio elemento chiave nelle negoziazioni commerciali. In tale contesto, nel rispetto delle prerogative degli Stati Membri, coinvolgere le organizzazioni IG nelle trattative commerciali che hanno un impatto sulla tutela delle IG al di fuori dei confini UE risulta di primaria importanza e crediamo fermamente che sarà sempre più decisivo per gli accordi futuri”, ha concluso Paolo de Castro.
Fonte: oriGIn
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