L’Arena

Consorzio del Prosciutto Veneto Berico-Euganeo DOP, presidente votato all’unanimità per la terza volta consecutiva. A Gian Antonio Visentin i soci hanno dato mandato per un altro triennio. I meriti accreditati all’imprenditore veronese negli ultimi sei anni si sommano all’esigenza di dare continuità all’azione del Consorzio. L’obiettivo è di tornare in pochi anni a toccare 100.000 prosciutti marchiati DOP da parte dei dieci produttori rimasti

in un momento difficile per alcuni associati, ma positivo per il Prosciutto Veneto Berico-Euganeo DOP. L’obiettivo è di tornare in pochi anni a toccare 1100.000 prosciutti marchiati DOP da parte dei dieci produttori rimasti (cinque padovani, tre vicentini e due veronesi) nel Consorzio di Montagnana, dopo la sospensione di Brendolan e l’uscita di un altro produttore non veneto. Impresa non facile dopo le vicende societarie che hanno messo in difficoltà il più grande dei soci (Brendolan di Lonigo), che dovrebbe essere prossimo alla cessione a un produttore trentino, con successiva ripartenza. Certo che per un piccolo Consorzio il movimento non manca. Perché accanto a Brendolan ci sono i tradizionali produttori che “tirano” egregiamente tanto che Toni Visentin ricorda che tutta la produzione marchiata è stata venduta e a buon prezzo. I mercati sono soprattutto quelli della ristorazione e delle gastronomie (poco nella Gdo) nel Nord Italia e i negozi specializzati in Europa, in testa la Svizzera, ma anche Germania e Francia. «Possiamo e dobbiamo crescere», dice il presidente, «ma rimanendo sempre prodotto di nicchia. L’abbiamo dimostrato al Cibus di Panna, nel padiglione dei prodotti veneti».

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