Le novità a Vinitaly, Riscritte le regole per l’utilizzo dei fondi Ue: il Governo punta su efficienza, promozione e lotta alla burocrazia. Il 2016 anno della svolta normativa: ora diventa più semplice essere competitivi. Promuovere e semplificare. Sono le due parole chiave per il vino made in Italy. La promozione del vino all’estero e lo snellimento burocratico saranno infatti al centro di due importanti provvedimenti del ministero per le Politi che agricole per disegnare il futuro del settore. La strada maestra per il vino italiano, che con il +5,4% registrato dalle esportazioni 2015 ha messo a segno il sesto record consecutivo sul fronte delle vendite all’estero (arrivate a quota 54 miliardi di curo) resta infatti ancora quella dei mercati internazionali dove per essere presenti in maniera efficace sarà importante migliorare la propria competitività. Per questo promozione e lotta alla burocrazia sono due facce quindi della stessa medaglia.
Aspetti che saranno al centro del 50° Vinitaly (a Verona dal al al 13 aprile 2o16), un’edizione che sarà inaugurata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e che vedrà la partecipazione del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi impegnato in un confronto con il fondatore della piattaforma di e-commerce cinese, Alibaba, JackMa. Il primo passo però per sbarcare su mercati nuovi e consolidare le posizioni laddove si è già presenti è quello di utilizzare nella maniera più efficace la ricca dotazione di risorse comunitarie messe a disposizione da Bruxelles fino al 2020 (circa 1o2 milioni di euro l’anno per cofinanziare progetti di promozione al 5o%).E proprio su questo terreno si registra una delle principali novità: nei giorni scorsi dopo una lunga trattativa tra Stato e regioni è stato finalmente approvato il decreto che riscrive le regole per utilizzare questi finanziamenti strategici.
Fonte: Il Sole 24 Ore – Focus