Il 2015 è per i vini bianchi DOP – afferma Assoenologi – un anno di traguardi brillanti sia sotto il profilo della crescita, ben al di sopra del tasso medio di crescita del vino nel suo insieme, sia per il miglioramento distributivo della commercializzazione. I tassi incrementali a due cifre in molti mercati aprono uno scenario completamente nuovo che rafforza la qualità dell’offerta di vino italiano nell’immaginario del consumatore internazionale. L’Italia si rinnova presentando non solo i vini rossi blasonati e consolidati, ma anche prodotti nuovi a nuovi consumatori pronti a nuove emozioni nel solco della tradizione italiana d’eccellenza.
L’export dei vini bianchi è parte del successo del vino italiano sulle tavole di tutto il mondo. Il valore dell’insieme dei vini bianchi: in bottiglia e sfusi, nell’arco degli anni 2010/2015 periodo gennaio-giugno, mostra una crescita da 520 a 710 milioni €, mentre i volumi hanno accusato una flessione di oltre 900 mila ettolitri, da 4.955 a 4.036 mila ettolitri. La quota in valore al 1° semestre del 2015 è così articolata Dop 41%, Igp 48% e sfusi 11%.
I dati indicano che a flettere in maniera vistosa sono le consegne del vino generico con volumi in discesa costante da 2,8 a 1,6 milioni ettolitri, un differenziale di 1,2 milioni ettolitri persi in soli 6 anni. La buona notizia è che la flessione è da attribuire esclusivamente alla netta contrazione di vino sfuso. Gli altri segmenti dell’offerta italiana mostrano una discreta vivacità per le Igp: i volumi mostrano un’espansione da 1,1 a 1,3 milioni ettolitri; le Dop registrano una dinamica più contenuta da 962 a 1.033 mila ettolitri.
A crescere con tassi interessanti, quindi, sono i valori unitari dei vini Dop (sfusi e bottiglia) passati da € 1,85/l e 2,82/l (Graf. n 3), guadagnando terreno con un incremento di circa € 1,00 al litro, in un contesto congiunturale mondiale non particolarmente favorevole. Meno dinamica la crescita delle Igp da € 2,15 a € 2,53/l, pari ad un incremento di € 0,38 centesimi/l. Il dettaglio del vino in bottiglia mostra valori più generosi e lungamente attesi dalle imprese (Graf. n 10).
Bianchi Dop. Secondo Assoenologi, la fotografia di fine giugno offre uno spaccato ben delineato della domanda internazionale con i vini delle Altre Regioni saldamente nella posizione di leadership con circa il 47% del valore export. Seguono i vini del Trentino Alto Adige con il 26%, in terza posizione si trovano i vini del Veneto 20%. Le quote residuali sono appannaggio dei vini della Toscana e del Lazio, rispettivamente 4% e 2%.
Fonte: TeatroNaturale.it