Una nuova stagione per la Mozzarella di Bufala Campana DOP. Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP, ha chiuso il 2015 registrando progressi significativi: il giro d’affari alla produzione è arrivato a quota 330 milioni (+6,5% rispetto all’anno precedente) che diventano 530 al consumo (+4,9%). La produzione è quindi passata da 38mila tonnellate a 41.300 (+8,5%) nonostante il ridimensionamento sia dei caseifici (-4,6%) sia dei degli allevamenti (-8,6%). Come ha affermato il nuovo Direttore del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP, Pier Maria Saccani “la crescita di produzione e fatturato non è in contraddizione con il calo delle aziende. Essa rappresenta la testimonianza della profonda ristrutturazione della base produttiva e del ricambio generazionale”.
Un’indagine effettuata proprio in questo inizio 2016 dallo stesso Consorzio ha infatti evidenziato che l’86% degli occupati all’interno della DOP ha meno di 50 anni. E fra questi ben il 33% ne ha meno di 32. Il ricambio ha poi riguardato tutte le categorie, dagli allevatori ai responsabili marketing, dai laboratori di analisi agli export manager, attirando, tra l’altro, persone e figure professionali provenienti da fuori. Secondo il Direttore del Consorzio, questo trend della Mozzarella di Bufala Campana DOP è legata a due aspetti in particolare, ovvero, alla cultura delle materie prime di qualità legate al territorio e al forte aumento a livello mondiale del mercato dei formaggi freschi. Due fattori di fondamentale importanza che la Mozzarella di Bufala Campana DOP sta dimostrando di saper cogliere.
A questo si aggiunge anche la voglia di fare squadra all’estero per la tutela dei prodotti DOP e IGP. Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP è infatti uno dei 5 consorzi, insieme a Parmigiano reggiano, Grana padano, Prosciutto di Parma, Aceto Balsamico di Modena, ad essere i fautori di un progetto realizzato con la regia dell’AICG, volto a creare un’intesa tra i vari consorzi di tutela. L’obiettivo è realizzare un monitoraggio presso le catene della Gdo europea a caccia di imitazioni ed evocazioni. Il progetto, avviato lo scorso anno, conta di realizzare 6.500 controlli nel biennio 2015-2016, mettendo «sotto la lente» oltre 20mila referenze.
Fonte: Il Sole 24 Ore