Chiaro messaggio lanciato da AICIG ai negoziatori comunitari e americani. Per favorire un corretto sviluppo del mercato agroalimentare è necessario che il TTIP risolva alcune questioni fondamentali.
In primo luogo il riconoscimento delle Indicazioni Geografiche. Le discussioni sono aperte e riguardano alcune denominazioni (Asiago, Gorgonzola, Romano, Fontina, Grana, Parmesan e Bologna) ma anche i costi che devono sopportare i singoli Consorzi per sorvegliare e proteggere i marchi corrispondenti alle rispettive denominazioni sul territorio americano (valori che ammontano a diversi milioni di Euro all’anno). Ma anche l’abolizione di quote e dazi per i formaggi e la richiesta di armonizzazione degli standard microbiologici. Si tratta di questioni che limitano la crescita delle esportazioni dei prodotti DOP e IGP italiani verso gli Stati Uniti.
Queste le richieste avanzate da AICIG al tavolo degli stakeholder che si è tenuto nell’ambito del 9° round negoziale sul TTIP.
L’Associazione dei Consorzi ha anche evidenziato i benefici che ha portato al settore agricolo il sistema DOP e IGP, costantemente in crescita negli ultimi dieci anni. In particolare AICIG ha illustrato i dati essenziali del settore, sviluppando una media degli ultimi anni. La crescita, in termini di volumi si attesta infatti oltre il 70% mentre l’aumento del fatturato supera il 40%. Molto significativo l’incremento dell’export: le produzioni DOP e IGP, dal 2004 al 2013 (ultimi dati disponibili e forniti da Ismea), segnano un aumento di circa il 180%.
“Abbiamo avanzato richieste precise – dichiara il segretario generale di AICIG Pier Maria Saccani – supportate da adeguata documentazione. La nostra posizione, condivisa negli ultimi mesi con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e con il relatore permanente della ComAgri del Parlamento Europeo Paolo De Castro, è stata illustrata in anticipo anche a John Clarke – direttore generale DG Agri della Commissione Europea e capo negoziatore per l’agricoltura nell’ambito del TTIP – che ne ha condiviso integralmente i contenuti e ci ha fornito ampie rassicurazioni sulla posizione negoziale della Commissione”.