Il giro d’affari del sistema trentino dei produttori di Trote del Trentino IGP e Salmerino del Trentino IGP è di circa 15 milioni di euro, che diventano 27 milioni se si considera la produzione lorda vendibile delle 50 imprese ittiche con 70 impianti e 450 addetti. Ieri si sono svolte le assemblee della cooperativa Astro, presieduta da Marco Leonardi, e del neonato Consorzio di Tutela della Trota e del Salmerino IGP. “II Consorzio – spiega Barbara Pellegri, a capo del Consorzio – ha chiuso il proprio esercizio contabile 2015 con un volume d’affari di 7,55 milioni di euro mentre la cooperativa con 7,47 milioni di euro, per un totale delle due realtà associative del settore ittico di 15,26 milioni di euro. L’anno scorso si registra una contrazione del -2% delle vendite, determinata dalla mancanza di prodotto causato dal prolungarsi della siccità”.
“Da marzo – puntualizza il direttore di Astro Diego Coller – abbiamo aumentato i prezzi di conferimento degli allevatori del +10%. L’anno è cominciato ancora a rilento per la mancanza di prodotto, ma aprile è andato bene”. L’espansione delle vendite di trote e salmerini, favorita anche dalla partecipazione e dalla visibilità a Expo 2015, vede contatti con grossisti per i mercati della Lombardia, del Piemonte e della Svizzera e, soprattutto, accordi per la presenza nei negozi Eataly, la catena dei prodotti italiani nel mondo, e in catene della grande distribuzione come Il Gigante di Milano e i supermercati Finiper. “Produciamo 50mila quintali di trote – sottolinea Coller – pari al 15-16% della produzione nazionale e 400 milioni di uova da rimonta, il 90% del totale nazionale, che rivendiamo ad altri allevatori”. Tra i programmi di sviluppo, in collaborazione con Università e Fondazione Caritro, il recupero degli omega 3 nel processo produttivo delle trote.
Fonte: L’Adige