Finito il complesso iter burocratico, a fine novembre è finalmente iniziata la vendita delle Trote del Trentino IGP, una certificazione che il Consorzio di tutela della Trota e del Salmerino IGP ha ottenuto dal Mipaaf, sulla base del regolamento europeo 1151/12 che disciplina i prodotti agricoli di una determinata regione, di un luogo determinato, o in caso eccezionale di un paese. «Il primo a credere nella certificazione e a offrire il prodotto marchiato IGP alla propria clientela in tutti i punti vendita del gruppo è stato il gruppo Poli, creando anche delle isole frigo con i soli prodotti Astro in quattro punti di vendita più importanti – dice il direttore stratega di Astro, Diego Coller. «Va peraltro detto che anche altri gruppi come Sait ed Esselunga hanno dimostrato molto interesse a questi prodotti e a breve andremo a fare dei contratti. Il risultato del primo mese e poco più di vendite è molto interessante, siamo molto soddisfatti dei risultati conseguiti si afferma in sede Astro, e fa piacere che la domanda sia in costante aumento ed anche il prezzo molto soddisfacente». Certo è che in un sistema sempre più caratterizzato dalla globalizzazione dei mercati, il sapersi presentare con dei prodotti certificati e con un riconoscimento di garanzia proveniente dall’UE permettono di catalizzare quelle produzioni di qualità che coniugano innovazione con tradizione e cultura di un territorio.
Ma chi si può fregiare di questa IGP? Con il temine Trota Trentina IGP si intende una particolare qualità di trota, la iridea, allevata sul territorio della Provincia di Trento e nel comune di Bagolino. Questa tipologia di trota si riconosce dal dorso verdastro e dalla presenza di una fascia rosea su entrambi i fianchi. Il ventre è biancastro, ed è ricoperta di macchiette scure sul corpo e sulla pinna dorsale caudale. Le sue carni sono bianche, ma può essere venduta anche nella versione salmonata: la trota viene alimentata con carotenoidi di origine naturale che donano un delicato colore aranciato alle carni. La fortuna della provincia di Trento è quella di essere ricca di corsi d’acqua fluviali con caratteristiche chimico-fisiche peculiari. I tratti più elevati dei torrenti montani, denominati zona della trota, presentano acque fredde e povere di nutrienti, condizioni non adatte per la maggior parte degli altri organismi. Queste condizioni comportano un accrescimento lento dei pesci, che se da un lato penalizza l’aspetto quantitativo della produzione, dall’altra esaltale caratteristiche qualitative delle carni.
Fonte: Trentino