Pronto a guadagnarsi il riconoscimento della DOP, la denominazione di origine protetta, anche il Pane Toscano, sì proprio il pane “sciocco” che i toscani hanno imparato a prepararlo senza sale dal XII secolo quando la Repubblica Marinara di Pisa decise di interrompere il commercio di sale con l’entroterra. La DOP europea è ormai cosa fatta: il Comitato qualità della UE ha dato il via libera ieri al riconoscimento. Manca solo l’ultimo sigillo formale della Commissione e la pubblicazione ufficiale sulla Gazzetta UE. Intanto il governatore della Toscana Rossi ha annunciato ieri un protocollo tra Regione Toscana e Procure della Repubblica contro le frodi alimentari nelle province di Arezzo, Firenze, Grosseto e Siena. «Il “taroccamento” dei prodotti toscani – ha concluso – ci danneggia enormemente questa intesa ci consentirà di velocizzare i controlli e la repressione dei “falsi” alimentari».
Il Pane Toscano DOP, alimento base della dieta mediterranea nel Granducato è rimasto tradizionalmente “sciocco” ma non insipido, poiché la speciale lievitazione così detta naturale, (la madre acida), con fermentazione alcolica promossa dai lieviti e quella lattica legata ai batteri lattici, attribuisce comunque un particolare aroma e sapore. Tra l’altro l’acidificazione induce anche una stabilità microbiologica, impedendo lo sviluppo di muffe. Adesso la produzione industriale ha risentito profondamente della crisi economica, sotto forma di contrazione di ordini e posti di lavoro. Ma questa battaglia durata oltre un decennio e che finalmente giunge alla meta può ridare ossigeno all’economia. Perché adesso questo prodotto, con la DOP, sarà sinonimo di qualità.
Fonte: QN