Nel corso degli ultimi anni il ruolo dell’enogastronomia nel turismo è profondamente cambiato, sia sul fronte dei comportamento dei turisti, sia su quello del l’offerta. Aumenta la fruizione di esperienze a tema enogastronomico con il 98% dei turisti italiani che, a prescindere che si muovano per turismo balneare, di montagna o per business, ha partecipato ad almeno una attività di questo genere nel corso di un viaggio. Questa seconda edizione dei rapporto ha il patrocinio del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, di ENIT, Federculture, ISMEA, Fondazione Qualivita e Touring Club Italiano, oltre ad aver visto la collaborazione di docenti di Università italiane ed esperti del settore. I turisti enogastronomici italiani sono generalmente sposati o convivono e provengono da tutto il Paese, in particolare dall’Italia meridionale: in queste regioni, infatti, la propensione a viaggiare con motivazioni legate all’enogastronomia arriva al 52%, contro un 47% nelle regioni del Centro Italia, un 41 % per quanto concerne i territori del Nord Ovest e un 39% del Nord Est. Questo segmento turistico interessa in modo trasversale tutte le generazioni, in primis gli appartenenti alla Generazione X (ossia i nati tra il 1965 e il 1980) e ai Millennials (1981- 1998): il 47% dei primi e il 46% dei secondi ha dichiarato di avere svolto viaggi di natura enogastronomica, con un incremento di interesse dei Millennials dell’86% su base annua, i quali prediligono destinazioni dove quest’offerta è ampia e diversificata e si integra armoniosamente, sia con un contesto di particolare pregio paesaggistico, sia con un’identità culturale forte e radicata nella popolazione residente.
Ad affermarsi è quindi il concetto di “paesaggio enogastronomico“quell’insieme di cultura, persone, ambiente, attività e prodotto tipico, che il turista italiano prende sempre più in considerazione quando sceglie la meta del suo prossimo viaggio. Fra le regioni più apprezzate dai turisti italiani per un viaggio enogastronomico figurano Sicilia,Toscana ed Emilia Romagna, mentre Napoli, Roma e Firenze sono le città che hanno riscosso il maggiore consenso. Per quanto riguarda l’estero, Spagna e Francia sono i paesi più graditi dai turisti italiani con Parigi, Barcellona e Madrid indicate tra le città straniere. Tra i turisti enogastronomici le regioni più amate sono invece Sicilia, Toscana e Puglia. L’Italia offre 825 prodotti agroalimentari e vitivinicoli a Indicazione Geografica, 5.056 prodotti Agroalimentari Tradizionali,4 beni enogastronomici inseriti nella lista del patrimonio tangibile e intangibile dell’UNESCO, Alba e Parma città creative UNESCO dell’enogastronomia, 334.743 imprese di ristorazione, 875 ristoranti di eccellenza, 23.406 agriturismi che offrono servizi di alloggio, ristorazione e altre proposte turistiche, 114 musei legati al gusto, 173 Strade del Vino e dei Sapori. I beni enogastronomici inseriti nella lista dell’UNESCO sono: i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, la dieta mediterranea che condividiamo con altri stadi che si affacciano sul Mediterraneo, le viti ad alberello di Pantelleria, l’arte dei pizzaioli napoletani. Nel rapporto è emerso anche che il 68% dei turisti italiani vorrebbe che la nostra nazione avesse un museo nazionale dedicato alla sua ricchezza enogastronomica.
Fonte: Viaggiare con Gusto