L’uomo sandwich ha funzionato? O forse l’iter per il riconoscimento della tutela dell’Oliva ascolana del Piceno DOP era già alle battute finali? Difficile saperlo, ma quel che importa è che il Ministero delle politiche agricole ha assicurato che sbloccherà l’istanza presentata dal Consorzio di tutela dell’Oliva ascolana del Piceno DOP per ottenere l’incarico per cui è nato, e cioè di controllo e di valorizzazione dell’oliva. L’occasione per provare a fare in modo che i tempi, fino ad ora lumaca, subissero un’accelerazione si è presentata mercoledì, con la visita in città del ministro dell’ agricoltura, Maurizio Martina, invitato per un evento legato al referendum.
Il capo del dicastero delle politiche agricole ed alimentari è arrivato in città verso le 20.30 ed è stato accolto in maniera molto singolare dal presidente del Consorzio, Primo Valenti, dal vice presidente, Isabella Mandozzi, e da Augusto Migliori del Cda. I tre componenti del consiglio di amministrazione, accompagnati da altre due persone, avevano infatti indosso il cartone tipico dell’uomo sandwich con scritto: “Anche all’oliva DOP del Piceno basta un sì dal Ministero”.
Una bella trovata che alla fine sembra aver prodotto i suoi frutti. “Prima – racconta Valenti – abbiamo incontrato la deputata del Pd Alessia Morani alla quale abbiamo spiegato le nostre ragioni, i motivi della nostra istanza al Ministero. Lei ha capito e ci ha promesso di interessarsi”. Alla Morani il presidente Valenti e i colleghi del Consorzio hanno portato, per fargliele assaggiare e far capire la differenza, un vassoio di olive DOP ed uno di olive industriali.
“Poi – continua Valenti abbiamo atteso l’arrivo del Ministro vestiti da uomo sandwich. Una volta arrivato ci ha subito detto che conosceva bene la nostra situazione, ha mangiato un’oliva e ci ha lasciato con Alessandro Apolito della segreteria. Quest’ultimo ci ha spiegato che al Ministero la situazione è chiara e che a giorni ci sarà il riconoscimento per il Consorzio. Ma ha fatto anche di più. Ha chiamato davanti a noi Luca Bianchi (capo dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca ndr) che ha assicurato che tutto si sarebbe risolto in pochi giorni. Quello che ora mi sento di dire è che sono contento perché abbiamo lottato tanto per ottenere questo riconoscimento. Riconoscimento grazie al quale saremo l’unico ente che potrà ricevere i fondi direttamente dal Ministero per la propaganda e la tutela dell’oliva DOP”.
Fonte: il Resto del Carlino