Il Consorzio di tutela Agnello di Sardegna IGP ha trasferito la sede da Nuoro a Macomer, che ha inaugurato ieri pomeriggio in via Angioy n. 13 nel corso di una cerimonia alla quale sono intervenuti il consiglio di amministrazione dell’organismo consortile con il Presidente a Battista Cualbu e il sindaco, Antonio Succu. Nel corso dei lavori sono state adottate alcune modifiche statutarie e si è fatto il punto sull’evoluzione del Consorzio dal 2005, anno della sua costituzione, a oggi.
La decisione di trasferire la sede legale e amministrativa a Macomer nasce dalla crescita del Consorzio e dalla necessità di venire incontro agli associati migliorando e facilitando l’accessibilità ai servizi. Una delle modifiche statutarie si riferisce proprio al trasferimento della sede legale a Macomer, mentre l’altra riguarda i tempi di convocazione dell’assemblea regionale, che sono stati portati da 30 a 10 giorni.
Oltre a queste novità importanti che riguardano la vita del Consorzio di tutela dell’Agnello di Sardegna IGP, l’assemblea si è occupata anche di altri temi importanti legati, in particolare, alla crescita degli associati e dei capi certificati, ma anche della necessità di poter disporre della carne d’agnello in periodi diversi da quelli sotto Pasqua e Natale. Cresce infatti la domanda di carne d’agnello anche nei mesi estivi. Su questi temi si sono soffermati Antonello Salis, che rappresenta i soci “porzionatori” (è una categoria di associati assieme a quelle dei pastori e dei macellatori), il presidente Battista Cualbu e il professor Giuseppe Pulina della facoltà di Agraria dell’Università di Sassari. Si è parlato della possibilità di conservare la carne d’agnello per utilizzarla nei periodi in cui non c’è produzione.
Questi i numeri del Consorzio. Nel 2005 i soci erano 251 e sono passati a 3903 nel 2015. In deciso aumento anche i capi certificati, passati da 69.000 nel 2015 a 650.000 nel 2015. Oggi l’Agnello di Sardegna IGP intercetta il 74% dei premi UE per gli IGP. Il resto va all’abbacchio e all’agnello del Centro Italia.
Fonte: La Nuova Sardegna Nuoro