In Calabria, tra la provincia di Cosenza e quella di Vibo Valentia, sorge una cittadina apprezzata non solo per le sue meravigliose spiagge, ma anche per i suoi prodotti tipici: è Tropea. Proprio qui, viene coltivato uno dei bulbi più conosciuti al mondo, insostituibile in cucina e delizioso al palato: sicuramente avrete già capito, è la Cipolla Rossa di Trope Calabria IGP.
Un bulbo dalle antiche origini. La diffusione di questo prezioso bulbo nel bacino del Mediterraneo, e in particolare in Calabria, è attribuito prima ai Fenici e poi ai Greci, che solcavano (e approdavano) nei tratti di costa tra Amantea e Capo Vaticano.
Ben presto la cipolla rossa di Tropea Calabria IGP venne riconosciuta come uno degli alimenti più importanti della cucina nostrana e internazionale, tanto che, già nel Medioevo e nel Rinascimento, rappresentava un caposaldo dell’economia locale e veniva addirittura esportata in Nord Africa e in Grecia.
Ma è con l’avvento del periodo borbonico che questo bulbo diventa espressione della tradizione culinaria italiana in tutta Europa e si trasforma in uno degli alimenti più ricercati e noti. Nei primi del ‘900, poi, la Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP abbandona i piccoli giardini e i piccoli orti familiari per passare a coltivazioni più estese, che garantivano rese maggiori parallelamente a un continuo aumento della qualità.
Viene identificata con il suo paese d’origine, ma la zona di produzione della cipolla di Tropea è certamente più ampia: si snoda tra la provincia di Cosenza – da Longobardi ad Amantea -, la provincia di Catanzaro – che include parte dei comuni di Nocera Terinese, fino ad arrivare a Curinga -, e la provincia di Vibo Valentia, comprendendo alcuni dei comuni di Pizzo fino a Nicotera.
Fonte: Valfrutta Magazine