Passo della Cina a garanzia delle produzioni vinicole francesi; sono state ufficialmente riconosciute 50 vini a indicazione geografica di Bordeaux, con un livello di protezione simile a quello già ottenuto dalle produzioni di Cognac IG, Champagne DOP, Napa Valley, Scotch Whisky IG e Tequila IG. Lo ha rivelato ieri il sito winenews.it, riprendendo il magazine Uk, Decanter. Tra le 50 «appellation» finite sotto protezione del Chinese. trademark law, etichette famose e meno note, come Haut Benauge a Graves de Vayres e Saint-Julien a Saint-Estephe. L’iter era partito nel 2011; a luglio 2015 il governo di Pechino, attraverso la General administration of quality supervision, inspection and quarantine, ha dato via libera, offrendo un’arma fondamentale per gli Chateaux di Bordeaux contro la contraffazione.
Segnalata anche un’altra novità: il Cabernet Sauvignon è la varietà dominante in Cina, specie a Ningxia, ma a dare i risultati migliori sono due varietà minori della viticoltura francese: il Marselan – creato nel 1961 da un incrocio tra Cabernet Sauvignon e Grenache che, secondo uno dei massimi esperti cinesi di enologia, il professore Li Demei, potrebbe rivelarsi vincente nei vigneti della Cina – e il Cabernet Gerniseht, presente a Changyu e originario di Bordeaux, ma piantato soprattutto in Cile.
Fonte: Italia Oggi