C’è chi lo definisce «fregolismo giudiziario»: si mette su una cooperativa di allevatori che raccoglie il latte e le multe da versare allo Stato quando vengono sforate le quote, la si fa fallire senza versare nulla all’erario, ci si trasferisce in un’altra regione e si ricomincia da capo anche grazie a qualche funzionario pubblico oliato a suon di mazzette. A caccia delle tracce di questa attività frenetica la Procura di Milano ha perquisito l’ufficio della segretaria di Umberto Bossi nella sede della Lega a Milano e quello di un’impiegata della sede di Torino in un’indagine per bancarotta fraudolenta e corruzione che non vede coinvolto né il partito né uomini del Carroccio e neppure le due donne.

Fonte: Corriere della Sera

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