Parla Antonio Galloni, il critico americano che ha rivoluzionato il linguaggio enogastronomico “Ci sono tre categorie di produttori emergenti: le aziende top, quelle familiari e i giovani”.
Quando ero ragazzo, mio padre mi diceva che c’erano due grandi vini nel mondo: il Barolo e lo Champagne. Raccontava che il Barolo era il vino per i re e le regine e io sognavo di assaggiarlo.
Il Barolo sa trasformarsi nel bicchiere, cosa che non sa fare nessun altro vino. I grandi rossi di Borgogna, Bordeaux e Napa Valley sono davvero grandi, ma si svelano molto più facilmente.«Il Barolo è una scoperta continua, un’esperienza sensoriale, un’emozione in grado di regalare piacere edonistico e intellettuale».
Fonte: LA STAMPA