Il Sole 24 Ore 

L’industria alimentare non esce indenne dall’onda d’urto della crisi economica anche se resta un settore sano, che non delocalizza, non ristruttura e si conferma colonna portante del made in Italy nel mondo. Una realtà da 130 miliardi di fatturato, di cui il 25 miliardi all’estero e 6mila addetti. Che in un momento di grande difficoltà del Paese rilancia sull’occupazione. Ieri infatti al Forum dei giovani imprenditori di Federalimentare, che si è svolto a Roma, le imprese hanno annunciato di essere pronte a creare nuovi posti di lavoro nel biennio 2013-14. Dopo due anni durissimi e una perdita di 2mila posti di lavoro, sette aziende su 10 hanno in programma di incrementare la manodopera. Una ventata di ottimismo.

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