La recente pronuncia di un giudice federale di Miami che ha condannato (per la precisione si è trattata di una transazione approvata dal giudice) l’azienda titolare del marchio Beck’s per indicazioni ingannevoli in etichetta ha, infatti, aperto una strada interessante per la tutela dei marchi collettivi delle Indicazioni Geografiche europee DOP e IGP nel mercato globale.
L’azienda ha cercato di vendere per anni sul mercato statunitense, ad un prezzo più alto rispetto a quello proposto in media per le birre domestiche, quella che veniva descritta essere una birra di qualità “made in Germania” – in conformità con la legge di purezza della birra del paese del 1516 – ma che, di fatto, è prodotta da tempo integralmente nel Missouri con l’impiego di ingredienti locali.
Nello studio Aicig in allegato è proposta l’analisi del caso in questione con l’obiettivo di comprendere come questa importante sentenza potrebbe condizionare la tutela delle eccellenze made in Italy DOP IGP in ambito internazionale e, in particolare, nel mercato USA che oltre ad essere uno dei maggiori mercati delle produzioni agroalimentari italiane è al centro dell’attenzione per le trattative del Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (TTIP).
Fonte: Aicig