È tra gli ambasciatori del Made in Italy all’estero ed è nella top 5 dei prodotti DOP IGP nazionali al fianco di Grana Padano, Parmigiano Reggia- no, Prosciutto di Parma, Mozzarella di bufala campana.
L’Aceto balsamico di Modena IGP festeggia i 30 anni di attività del Consorzio che nel luglio 2009, grazie all’idea e al lavoro di 12 produttori, riuscì a ottenere il riconoscimento europeo dell’Indicazione geografica protetta. A tre decenni di distanza, i produttori sono diventati 50, la produzione ha toccato il suo massimo nel 2021, superando 100 milioni di litri (più di 200 min di bottiglie), con 420 min di euro di valore alla produzione e oltre un miliardo di euro al consumo.
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Il percorso di qualità
Il disciplinare IGP ammette 7 vitigni, ma Sangiovese e Trebbiano sono i più usati. La filiera è regolamentata dal piano di controllo di CSQA certificazioni, gestito tramite il portale digitale Dops 4.0: ogni transazione, ogni passaggio dall’uva al mosto e fino al mosto cotto, sono verificati. Col nuovo piano la procedura sarà estesa anche alla materia prima aceto di vino.
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Fonte: Tre Bicchieri
