La lotta alla contraffazione dell’Aceto Balsamico di Modena IGP è entrata nel vivo. A pochi mesi dalla sua costituzione, il Consorzio di Tutela del balsamico ha già dimostrato con un esempio concreto quello che sarà il ruolo del neonato organismo, portando a casa importanti risultati su attività illecite individuate e segnalate dagli “007 del Balsamico” alle autorità preposte alla vigilanza in alcuni Paesi dell’Unione Europea. Di questo e di quanto è già stato messo in piedi dal Consorzio in collaborazione col Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali si è parlato anche ieri a Cibus nello spazio Dop e Igp di Aicig-Mipaaf durante l’approfondimento “Azioni di tutela del Balsamico Igp: case history e istruttorie ex officio avviate dal Mipaaf’, a cui è intervenuto anche il ministro Maurizio Martina e il capo dipartimento Ispettorato centrale Repressione frodi Stefano Vaccari, che ha fatto il punto sull’operatività del ministero sul caso. «L’Ispettorato repressione Frodi – ha precisato Vaccari- sostiene e plaude l’attività “investigativa” del Consorzio Tutela Balsamico di Modena, che ci sta mettendo in condizione di andare a colpire le frodi direttamente laddove queste si verificano e quindi non in modo generico, evitando così di disperdere energie. Grazie all’attento lavoro di questi “007 del Balsamico” abbiamo scoperto casi specifici di cui ho già visionato e inviato agli organismi internazionali preposti, tutta la documentazione perchè possano intervenire»

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