Secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), i cambiamenti climatici osservati negli ultimi 150 anni sono la conseguenza dell’aumento della concentrazione di gas serra, dovuto alle emissioni di natura antropica, operate cioè dall’attività umana.

Questa situazione ha comportato una rapida escalation di fenomeni estremi quali ondate di calore, siccità, grandine e violente precipitazioni, sempre più evidenti, ma anche a degrado del suolo, riduzione della biodiversità e alterazione degli ecosistemi.

Gli impatti principali per l’agricoltura

I principali impatti che i cambiamenti climatici avranno per il settore agricolo sono riferiti a:

  • rese sempre più instabili;
  • diffusione di nuove infestanti e patogeni per i quali sarà più difficile la gestione adeguando i tempi dei trattamenti a fronte di una riduzione della tipologia delle misure chimiche di controllo;
  • aumento del fabbisogno idrico a causa delle temperature più elevate;
  • minore disponibilità di risorse idriche dovute sia alle minori precipitazioni sia all’innalzamento dei livelli del mare che porterà alla salinizzazione delle risorse idriche.

Le strategie agronomiche per fronteggiare queste criticità sono state protagoniste dell’evento dal titolo «Cambiamenti climatici, prevenzione, mitigazione e gestione del rischio» realizzato con il sostegno di CSQA, Grena, Agrintesa, Netsens, Serroplast, lamberti, Generali Assicurazioni, Berardi presso la Le Tenute Ferrocinto a Castrovillari (CS) lo scorso 27 novembre.

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Fonte: L’informatore Agrario