Mozzarella di Bufala Campana DOP: il presidente Domenico Raimondo guarda al futuro del Consorzio
Il CdA del Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP sceglie la continuità e riconferma Domenico Raimondo alla presidenza. Si completa così la nuova governance del Consorzio, all’insegna della compattezza d’azione per affrontare le sfide future.
Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP ha scelto la continuità riconfermando Domenico Raimondo alla guida del più importante prodotto a denominazione di origine protetta da Firenze in giù. Salernitano di Belizzi, con una sconfinata passione per il mare — suo rifugio nei momenti liberi dagli impegni — e appartenente alla quarta generazione di una famiglia di maestri caseari, Raimondo inizia quindi all’eta di 52 anni il suo quinto mandato come presidente del Consorzio. Confermata dal Consiglio di amministrazione Silvia Mandara come Vicepresidente in quota trasformatori mentre il vicepresidente per gli allevatori è Davide Letizia. Resteranno in carica per il prossimo triennio. Si completa così la nuova governance del Consorzio, dopo l’elezione del nuovo CdA a ottobre.
Raimondo: “La filiera della Mozzarella di Bufala Campana DOP sta vivendo una trasformazione epocale: da un lato assistiamo a un ricambio generazionale, con le aziende che passano di padre in figlio; dall’altro ci dobbiamo confrontare con uno scenario in continua evoluzione, dal covid alle guerre, che dopo un decennio di crescita ininterrotta ci costringe a fare i conti con una perdita di redditività. Il lavoro del Consorzio, a difesa dei soci e di un simbolo del made in Italy diventa allora fondamentale, ecco perché in questo mandato costruiremo il Consorzio del futuro, un baluardo a difesa di questo prodotto e delle troppe inaccettabili imitazioni in giro per il mondo. Oggi il fenomeno dell’italian sounding procura un danno alla filiera da 600 milioni di euro e nega enormi potenzialità al nostro export”.

Presidente, questo nuovo mandato non sarà dei più semplici…
“È innegabile che viviamo una fase tumultuosa in ogni ambito, ma proprio ora serve compattezza d’azione per affrontare le tante sfide. La fiducia che i consiglieri mi hanno rinnovato, e di questo li ringrazio, è decisiva per mettere in campo energie e progetti nuovi, partendo da una certezza”.
Quale?
“Noi possiamo e dobbiamo competere nel mondo solo sulla qualità del prodotto, questa è la nostra forza, questo è il motivo della voglia di mozzarella di bufala DOP sulle tavole di tutto il mondo. Un gradimento che ci ha fatto superare il record del 40% di export nel 2022, con al comando sempre la Francia tra i Paesi “mozzarella-lovers”, seguita dalla Germania. Ma sono tanti i Paesi su cui teniamo accesi i riflettori e che promettono bene per i prossimi anni, in particolare gli USA per il 21% delle previsioni dei nostri soci e gli Emirati Arabi per il 26% dei nostri soci. Questo è il patrimonio su cui investire, ma l’aumento dell’inflazione e dei costi di produzione stanno mettendo a rischio i nostri primati. Siamo investiti da cicliche crisi: Covid, guerra in Ucraina e a Gaza stanno cambiando il mondo e finora, oltre al disastroso carico di morte, hanno provocato anche un’ondata inflazionistica che ha ridotto la redditività di tutto il nostro comparto. Su questo bisogna lavorare con tutti gli attori della filiera, compresa la grande distribuzione, che deve fare fino in fondo la sua parte”.
Cosa siete pronti a mettere in campo?
“Il voto dei soci ha portato alla nascita di un CdA fortemente caratterizzato dalla presenza di giovani, con 8 componenti su 11 che hanno un’età media di 37 anni. Un dato che rispecchia il passaggio generazionale che sta vivendo l’intera filiera. Proprio a questi giovani chiederò il massimo impegno e contributo di idee. Sono 4 i filoni di impegno che ci aspettano: sostenibilità, qualità, innovazione e formazione. In questo periodo di grandi trasformazioni, noi lavoreremo sempre più per assicurare il futuro della filiera, formando nuove generazioni di casari grazie alla Scuola che abbiamo fondato. A gennaio partirà il nuovo corso per imparare quest’arte antica e coinvolgeremo 20 giovani. Inoltre, le aziende socie sono impegnate in prima fila sul tema cruciale della sostenibilità. Si tratta di investimenti sempre più necessari sia per soddisfare le richieste della domanda sia per contrastare anche gli aumenti dei costi energetici”.

Quali investimenti si registrano sulla sostenibilità?
Negli ultimi tre anni il 53,4% delle aziende aderenti al Consorzio ha realizzato investimenti ambientali, a partire dai pannelli fotovoltaici che costituiscono il 50% di questi progetti. Ma quasi il 20% delle aziende ha costruito anche impianti di biogas e oltre il 10% ha adottato un packaging compostabile. Sono numeri notevoli in una filiera che si pone sempre più come riferimento del comparto agroalimentare di eccellenza italiano.
Come impedire le tante imitazioni della Bufala campana?
Abbiamo raddoppiato gli investimenti nella vigilanza, abbiamo scoperto la scorsa estate che addirittura nella piazzetta di Capri spacciavano per bufala su una pizza un fiordilatte pugliese. In Europa vigiliamo in sinergia con gli altri Consorzi e aiutiamo il sistema dell’ex officio, ma è il web la vera prateria. On line siamo dovuti intervenire in 713 casi solo l’anno scorso per rimuovere link su circa 4mila siti verificati. I markertplace non conoscono regole e questo danneggia innanzitutto le produzioni di eccellenza”.
Anche in quest’ottica la riforma UE può aiutare?
“Dalla riforma dell’UE sulle Indicazioni Geografiche, ormai in dirittura d’arrivo, ci aspettiamo meno vincoli burocratici, decisioni rapide e più poteri ai Consorzi di Tutela. Siamo noi che conosciamo il comparto, le sue dinamiche e non possiamo aspettare tempi indefiniti per essere al passo con i tempi”.
VIDEO INTERVISTA
Presidente Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP Domenico Raimondo




