Sequestrati 3.100 tonnellate di prodotto vinicolo “in nero” e 4,5 tonnellate di doppio concentrato di pomodoro provenienti dalla Cina. Contestati oltre 700 mila euro di sanzioni in materia di tracciabilità e di indebita evocazione di “marchi di qualità”. Sequestrati beni per oltre 350.000 euro equivalenti a finanziamenti comunitari illecitamente percepiti nel comparto ortofrutta. Nell’ambito delle verifiche disposte dal Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari a tutela dei consumatori, i NAC Nuclei Antifrodi Carabinieri hanno proceduto a controlli straordinari sulla campagna di vinificazione 2012 e sulla “tracciabilità” e sul “Made in Italy” dei prodotti agroalimentari verificando in particolare l’osservanza delle norme sulla etichettatura dei prodotti con marchi di qualità, DOP, IGP, STG e biologico. In particolare i Nuclei Antifrodi Carabinieri di Roma, Parma e Salerno hanno operato su tutto il territorio nazionale in collaborazione con l’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, effettuando controlli su 173 imprese con particolare riferimento a quelle interessate in questo momento alla produzione stagionale dei prodotti vinicoli. I sequestri hanno riguardato oltre 3.100 tonnellate di prodotto vinoso tra mosto e vino dichiarato come DOC/DOCG, in realtà mai registrato sui documenti contabili di cantina e quindi destinato alla cosiddetta commercializzazione “in nero”. In particolare, l’attività svolta in provincia di Bari e Benevento con gli Uffici periferici di Bari e Salerno dell’ICQRF ha evidenziato presso talune aziende del settore la non corrispondenza della giacenza fisica e contabile della produzione e pertanto sono state contestate oltre 700.000,00 euro di sanzioni. La violazione è indice di una pratica commerciale scorretta che va perseguita per garantire la genuinità e la corretta tracciabilità del prodotto.
Fonte: NAC