Pubblicati i numeri del mese di settembre 2018 della ricerca WEBDOP, il progetto Qualivita elaborato con il contributo del Mipaaft, che ha l’obiettivo di sviluppare un sistema di monitoraggio, ricerca e analisi sul “mondo digitale” legato alle Indicazioni Geografiche italiane, con l’obiettivo di mettere a disposizione del sistema uno studio approfondito sulla reale presenza e reputazione delle IG su internet e sui social network sites .
Come per i mesi precedenti, nella ricerca sono stati considerati 100 prodotti DOP IGP (50 Food e 50 Wine) selezionati fra quelli con più follower sui profili social ufficiali e per essi è stato monitorato il numero di menzioni, gli autori unici, l’engagement, il sentiment e i Paesi in cui avvengono le conversazioni e le percentuali dimenzioni per canale.
Sul sito della Fondazione Qualivita, alla pagine del progetto WEBDOP, oltre agli indicatori mensili riportati di seguito, sono disponibili, per ognuna delle prime 20 Indicazioni Geografiche i contenuti digitali provenienti dal web e il “social wall”, il flusso di conversazioni digitali presenti sui social network.
Sul piano dei numeri le conversazioni digital sulle IG italiane a settembre 2018, si segnalano per una variazione positiva sul mese di agosto di 14 punti percentuali con 193.956 menzioni totali di cui il 53% wine e il 47 % food. Importante anche l’engagement con oltre 5 milioni e quattrocentomila contatti di cui la maggior parte è legataperò a temi di cibo (52%). A parlare di IG sono stati oltre 100.000 autori in ambiti eterogenei, dagli accordi commerciali internazionali alle ricette.
Una crescita di menzioni frutto di una media tra settori food & wine, in cui le DOP e IGP del cibo dell’8% a fronte di una forte crescita del 14% delle menzioni dei prodotti wine certificati. Tra i prodotti food, in termini percentuali, si segnalano l’aumento della Pasta di Gargano IGP (+94%), e dei due formaggi, Taleggio DOP (40%) e Asiago DOP (32%). Nel settore wine a crescere maggiormente nelle conversazioni digitali sono il Barbera d’Asti DOP (+86%), il Chianti Classico DOP (+72%) e il Barolo DOP (+40%).