Il vino italiano continua la sua corsa sui mercati esteri, trainato dai vini DOP e dal Prosecco, ma anche i consumi sul mercato domestico riprendono fiato. Nel primo trimestre dell’anno il valore dell’export ha segnato una crescita del +3,1% a 1,23 miliardi di euro. In lieve calo invece i volumi, -0,4% a 4,6 milioni di ettolitri. Il risultato è influenzato dal peso preponderante dei vini DOP (il 60% dell’export) che crescono del +10% a 714 milioni e del +7,4% a volume a 1,77 milioni di ettolitri. Il Prosecco strappa un +33% a volume e +31% a valore a 174 milioni. Che sarebbe planato intorno al 20% dopo gli aumenti di listino (da aprile). Sempre in crisi l’Asti: -21% a valore e a volume.
Rimane trainante il ricco mercato USA, nel quale siamo leader: nel primo quadrimestre l’export italiano negli Stati Uniti ha messo a segno un aumento del 4,7% in quantità e del +6% a valore a 405 milioni di dollari, secondo i dati dell’Italian wine & food institute. Sul fronte domestico, le rilevazioni dell’Osservatorio del vino indicano che, nel primo trimestre, le vendite nel canale fuori casa sono balzate del +5,4% a volume e del +6,2% a valore: «I dati parlano chiaro – osserva Antonio Rallo, neo presidente di Unione italiana vini – e mi risulta che siano positivi per tutto il primo semestre 2016. Certamente soddisfacenti per i vini siciliani. È importante che la qualità del nostro vino sui mercati esteri sia percepita come il meglio del made in Italy. Il 2016 dovrà essere l’anno in cui vedremo incrementi anche a volume dei vini DOP».
Fonte: il Sole 24 Ore