Le Marche di nuovo protagoniste al festival Collisioni Barolo (29 giugno-28 luglio), la rassegna agrirock che ogni anno richiama esperti e appassionati di musica ed enogastronomia dall’Italia e dal mondo.
Si parte con 20 aziende, 40 vini e tante specialità DOP e IGP regionali in una partecipazione coordinata dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (Imt). Ospite d’onore il Verdicchio dei Castelli di Jesi DOP, che apre le danze con una giornata (giovedì 28 giugno) interamente dedicata ai 50 anni del Verdicchio dei Castelli di Jesi DOP nell’ambito del Progetto vino, l’iniziativa del festival a cura di Ian D’Agata e rivolta a professionisti internazionali.
«La tappa di Barolo anticipa l’edizione business di Collisioni Jesi di fine agosto- ha detto Alberto Mazzoni, direttore dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini -, dove attendiamo circa 40 tra i principali esperti e giornalisti mondiali del vino per festeggiare il 50° anniversario del Verdicchio dei Castelli di Jesi DOP, che oggi rappresenta il vino bianco più esportato delle Marche, con circa 15 milioni di bottiglie prodotte l’anno e quasi 2.200 ettari coltivati. Vogliamo far capire il valore di questo vino che, nonostante il periodo di crisi attraversato dalla nostra regione, continua ad affermarsi e riscuote il plauso della critica nazionale e internazionale. Un bianco, il Verdicchio, che si fa portavoce delle altre DOP e che vuole essere un elemento trainante per la ripresa economica della nostra regione».
Nel decennio 2007-2017 l’agroalimentare marchigiano è cresciuto del 56% e il vino rappresenta il prodotto principale con un valore dell’export che lo scorso anno ha superato quota 52 milioni di euro (un quinto del valore dell’export agroalimentare).
Fonte: Ancona Today