Corriere Adriatico
La soia biologica finiva sulle tavole delle famiglie italiane, nei menu delle mense scolastiche, nelle pentole dei migliori ristoranti, nelle stalle e nelle aie degli allevatori. Ma di naturale non aveva che l’aspetto perché le radici del legume affondate nei terreni assorbivano pesticidi, antigrittogamici e antiparassitari, tutti prodotti messi al bando dalle normative che regolamentano le coltivazioni selezionate. E così accadeva per il mais, il grano tenero, il lino. Tonnellate di falsi prodotti bio che sono stati sequestrati dalla GdF