SCENARIO POLITICO/NORMATIVO: In novembre un’unica notizia da segnalare dai #Tribunali italiani: il Tar del Lazio è stato interpellato da alcune aziende vitivinicole escluse dalla graduatoria del Mipaaf dopo l’emanazione del bando che conferiva dei finanziamenti provenienti direttamente dall’Europa. Il Ministero alla Conferenza Stato Regioni ha proposto uno schema di decreto ministeriale col quale si ipotizza la definizione di un nuovo bando che dovrebbe rimettere in circolo le risorse della graduatoria nazionale 2016-17 e che sono rimaste inutilizzate.
Sul fronte normativo, molte sono le #leggi nazionali/europee e gli #accordi internazionali che incidono sulle Indicazioni Geografiche. Il 28 novembre è diventato legge il Testo Unico della vite e del vino, che semplifica in 91 articoli le attuali 4mila pagine di provvedimenti e che promette di dimezzare gli adempimenti burocratici per le aziende. Un solo ente controllore certificherà i vini DOP IGP, mentre le imprese più piccole potranno inserire in etichetta il territorio della denominazione, sfruttando il vantaggio competitivo della denominazione regionale o comunque maggiore rispetto a quella del vino imbottigliato. Imposte multe salate (da 30mila a 100mila euro) per chi si renderà colpevole di alterazione e contraffazione delle bottiglie e del vino. Altro aspetto, il 4 ottobre è stato approvato dal Mipaaf in accordo con le Regioni, il Registro nazionale delle varietà di piante da frutto, in cui tra le tipologie di nocciola è stata ufficialmente iscritta la «Tonda Gentile Langhe», cosicché il nome «Langhe» può essere usato per i noccioli di tonda gentile piantati ovunque in Italia, tranne che in Langa dove si trova l’originale Nocciola del Piemonte IGP. Relativamente al Consorzio Cartoceto DOP – Olio Evo, la Regione Marche e il Ministero delle politiche agricole e forestali hanno istituito la pratica per estendere la zona di produzione dagli attuali 5 comuni ad altri 22, in modo da abbracciare anche la valle del Cesano e quella del Foglia. Il Mipaaf infine ha pubblicato – a seguito del terremoto del 26 ottobre – il decreto di modifica temporanea del disciplinare di produzione del Prosciutto di Norcia IGP, consentendo lo spostamento delle fasi di elaborazione e stagionatura di quelli presenti in strutture inagibili o danneggiate dal sisma anche al di fuori della zona di produzione individuata come IGP. Dal punto di vista internazionale, invece, in attesa che il CETA diventi effettivo (previa ratifica del Parlamento Europeo) aumentano le informazioni riguardo il trattato di libero scambio: sono 172 le denominazioni DOP e IGP europee che rientrano nell’accordo e che si riferiscono a 14 Paesi Membri. Per l’Italia sono coinvolte 41 denominazioni DOP IGP. Il CETA prevede inoltre un ulteriore accordo interno per gestire il mutuo riconoscimento degli organismi di certificazione e dei laboratori di prova accreditati. Ciò garantirà l’accettazione reciproca, da parte del Canada e dei Paesi dell’Unione, delle certificazioni di prodotto e delle prove accreditate in Canada da SCC e in Europa dai vari Enti nazionali di accreditamento che operano secondo il Regolamento (UE) 765/2008. Per l’Italia, se ne occuperà Accredia.
Sul fronte #contraffazione a inizio novembre sono state sequestrate da parte dei Carabinieri del Nac 500 caciotte commercializzate con brand “Cacio Romano” anche se poi il prodotto dopo il ricorso presentato dal produttore è stato dissequestrato e restituito insieme alle etichette “incriminate” al caseificio che adesso potrà nuovamente immetterlo sul mercato. È insorto il Consorzio del Pecorino Romano DOP che rivendica il marchio aziendale mentre è stato sequestrato in diversi supermercati del veronese vino rosso da tavola spacciato per Amarone della Valpolicella DOP. Infine, ad una delle più importanti fiere cinesi dell’agroalimentare, la Fhc China, svoltasi dal 7 al 9 novembre a Shanghai, il Consorzio del tutela Formaggio Asiago DOP ha aperto la strada alla maggiore tutela delle DOP attraverso la segnalazione di una serie di prodotti americani palesemente in violazione del marchio Asiago DOP, che poi sono stati tolti.
AGGIORNAMENTI GURI E GUUE: In merito alle nuove #registrazioni nessun prodotto italiano è stato iscritto, mentre nella Gazzetta Italiana 3 prodotti stranieri (West Wales Coracle Caught Salmon IGP, Folar de Valpaços IGP e Kopi Arabika Gayo IGP) hanno pubblicato la domande di registrazione. È stata accordata la #protezionetransitoria a 2 prodotti stranieri (Terrasses du Larzac DOP e Bürgstadter Berg DOP). Riguardo ai #consorzi confermato l’incarico a 4 organismi italiani mentre ne è stato riconosciuto 1 di nuova formazione; nessuna modifiche allo statuto consortile e nessuna sospensione dal proprio incarico di rappresentanza. Relativamente ai #disciplinari non è stata avanzata nessuna proposta di modifica mentre c’è stata la modifica temporanea del disciplinare per lo Ciauscolo IGP; pubblicate 3 domande di modifica di prodotti italiani, riguardo invece i prodotti stranieri vi sono state 2 domande di modifica inserite nella Gazzetta italiana.
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