Il periodo agosto e settembre 2016 per il sistema dei prodotti IG italiani ha mostrato evidenze interessanti da un punto di vista economico. Diversi i risultati positivi legati alla #produzione delle filiere certificate: il Gorgonzola DOP a metà anno stima il superamento del record dei 4 milioni e mezzo di forme del 2015 e la Finocchiona IGP continua a mostrare numeri importanti: +13,8% nel secondo trimestre del 2016 rispetto ai tre mesi precedenti. Segnale positivo anche quello della Spressa delle Giudicarie DOP che torna a crescere dopo anni di stallo grazie al percorso di valorizzazione intrapreso dal Consorzio. Sul fronte oli di oliva la notizia è lo stanziamento dei 32 milioni di euro per il biennio 2016-2017 da parte del Mipaaf per il #PianoOlivicoloNazionale, con l’obiettivo di incrementare la produzione nazionale e valorizzare il made in Italy, anche se le stime Ismea di fine settembre prevedono una produzione nazionale di 250mila tonnellate, poco più della la metà rispetto a quella dello scorso anno. Queste prime indicazioni sulla campagna 2016 hanno infiammato in settembre le quotazioni per gli oli di maggior pregio (DOP, IGP e BIO). Intanto alcune filiere, come quella dell’Aprutino-Pescarese DOP hanno fatto richiesta per la raccolta anticipata e, contrariamente alla quantità, la qualità sembra molto elevata. Sul fronte vitivinicolo lo scenario elaborato dal CREA sulla #vendemmia2016 preannunciano un’annata di grande qualità lungo tutta la penisola, con una riduzione generalizzata della quantità. Da segnalare la situazione critica del Passito di Pantelleria DOP che vede crollare del -50% la produzione a causa dell’assenza di piogge per oltre un anno sull’isola, il che potrebbe portare il vino liquoroso a costare oltre i 50-70 euro a bottiglia.
In merito ai #consumi e ai #prezzi sul mercato nazionale è da segnalare la ripresa delle carni suine e dei prosciutti DOP, che infatti a metà 2016 hanno registrato un aumento di prezzo del +12,4% rispetto al 2015. In particolare, il Prosciutto Toscano DOP conferma un trend positivo triennale che attesta il Consorzio come terzo produttore nazionale: nel 2015 vendute 400mila cosce per un valore al consumo di circa 70 milioni di euro. L’analisi presentata da Ismea in agosto sul settore vino, mostra una flessione dei listini del -2% per la campagna 2015/2016 evidenziando però il ruolo trainante delle produzioni DOP che mostrano rialzi interessanti complessivamente intorno al +8% e che hanno trovato la massima espressione nel segmento bianchi (+14%1) trascinati dai rialzi record del Prosecco (Prosecco DOP, Conegliano Valdobbiadene – Prosecco DOP e Asolo Prosecco DOP).
Infine sul fronte #export si segnala l’accordo raggiunto con le autorità cinesi per il via libera delle esportazioni di carni suine dell’Italia del Nord che potrà dare grandi risultati al settore dei salumi certificati DOP IGP, comparto che vede ampliare la propria operatività anche in USA: le autorità statunitensi, infatti, hanno riconosciuto l’idoneità all’esportazione di alcuni stabilimenti produttivi del Prosciutto di Modena DOP e il Prosciutto di Carpegna DOP che potranno affiancarsi al Prosciutto di Parma DOP, il Prosciutto di San Daniele DOP e il Prosciutto Toscano DOP nelle vendite oltre oceano. Il mercato USA per quanto riguarda l’export dei prosciutti crudi stagionati è già molto significativo: 7.630 tonnellate nel 2015 (+22,7%) per 98,6 milioni di euro in valore (+24,4%), performance che continua anche nel primo trimestre del 2016 con +16,2% in quantità e +13,4% in valore. Per il vino l’export resta un punto di forza, con il Veneto che rimane saldamente in testa tra le Regioni con 935.099 milioni di euro nei primi 6 mesi del 2016 (+9,3%), seguito dalla Toscana con 427.110 milioni di euro (-0,1%) che supera il Piemonte in netto calo (-7,3%) a quota 404.565 milioni di euro.