L’assemblea dei soci del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana ha approvato la modifica del disciplinare di produzione. Con questa decisione, del 14 luglio scorso, parte ufficialmente l’iter per la modifica dei disciplinare di produzione della DOP Maremma Toscana. A cinque anni dal riconoscimento della DOP Maremma Toscana (2011), i produttori hanno avvertito l’esigenza di rivedere le norme che regolano e disciplinano la produzione dei vini di questa Dernominazione, ottenuta nell’intero territorio della provincia di Grosseto, adeguandole alle richieste del mercato e colmando alcune lacune esistenti.
“Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana – dichiara Edoardo Donato, Presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana – è nato due anni fa con l’obiettivo tra gli altri, di tutelare e salavguardare la DOP Maremma Toscana, intervenendo, se necessario, anche sulle regole che ne disciplinano la produzione. Siamo soddisfatti di aver concluso positivamente in modo cosi celere la prima parte di questo importante percorso che porterà la DOP a un disciplitrare di produzione più adeguato alle esigenze del mercato e del territorio”.
Le principali modifiche riguardano la revisione della base ampelografica prevista per la produzione delle tipologie Rosso e Bianco, eliminando la presenza obbligatoria di un solo vitigno prevalente (Sangiovese, per almeno il 40% nel caso del Rosso, Vermentino c/o Trebbiano toscano, nel caso del Bianco) e consentendone la produzione con la presenza, da sole o congiuntamente, delle prime cinque Varietà a bacca rossa e bianca più coltivate sul territorio, per un minimo del 60%.
Fonte: Maremma Magazine