“Nel 2014 abbiamo dovuto mettere in campo tutte le nostre forze per resistere e fronteggiare la crisi internazionale. Anche se l’export ha fatto segnare una nuova e significativa crescita del 4,5%, abbiamo dovuto fare i conti con l’embargo russo. Ora però gli sforzi e le attenzioni di Grana Padano DOP sono concentrati su Expo 2015, dove ci presentiamo come il più importante player italiano del settore lattiero caseario. Siamo certi che, anche grazie al nostro impegno, l’Italia farà bella figura. Metteremo in campo la dignità ed il coraggio di chi si presenta al mondo nella chiarezza e nella trasparenza. Esattamente il contrario della strategia di consumo dei similari che nascondono, finché potranno, le loro origini e il loro disinvolto percorso produttivo, cercando di assomigliarci e confondersi con noi”.
Con un invito ad un forte impegno per i prossimi mesi Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio Tutela Grana Padano, ha chiuso l’Assemblea Generale a Desenzano del Garda, che ha approvato la relazione del consiglio d’amministrazione sull’attività del 2014 e il piano produttivo per il 2015, il primo dopo la fine del regime delle quote latte.
Il Consorzio Tutela Grana Padano più di dieci anni fa ottenne per primo dall’Unione Europea il via libera ad uno strumento che collegasse andamento delle produzioni ad interventi di promozione, aprendo una strada che solo due anni fa il Parlamento europeo ha inserito nelle normativa comunitaria. “I Piani sono necessari per far crescere la produzione in modo ordinato e secondo le esigenze del mercato – ha ribadito nella sua relazione il Direttore Generale Stefano Berni – Lo testimoniano le performance del Grana Padano DOP, che, dal 1998 ad oggi, ha fatto registrare un incremento in quantità del 45,71% e dal 2003 ad oggi del 27,5%, accompagnati da una crescita esponenziale delle esportazioni, cresciute da 350.000 forme di 17 anni fa a 1.588.000 nel 2014”.