Italia lanciata verso i 50 miliardi di export entro il 2020. Improponibile fino all’anno scorso ma oggi, con il dollaro vicino alla parità con l’euro, ci si può davvero pensare. «Con il forte impegno della filiera e delle istituzioni – osserva Lugi Scordamaglia, presidente di Federalimentare – l’obiettivo dei 50 miliardi di export agroalimentare a fine decennio è possibile, anche se nel 2014 la crescita è stata “solo” del 2,7% a 34 miliardi, il tasso espansivo più basso degli ultimi anni».L’obiettivo è realistico anche per Nicola Levoni, presidente di Assica, l’associazione delle industrie delle carni e salumi, «ed è un impegno che intendiamo perseguire con tutte le forze».
Sulla stessa scia Antonio Cellie, ad di Fiere di Parma e regista del Padiglione di Federalimentare “Cibus è Italia“a Expo, l’obiettivo è raggiungibile. «In questi 40 giorni di apertura del Padiglione – spiega il top manager emiliano – abbiamo avviato un programma semestrale che comprende 200 eventi di aziende e la visita di una cinquantina di delegazioni con un migliaio di buyer esteri. Ebbene l’interesse mostrato dagli operatori internazionali per il made in Italy mi ha definitivamente convinto che, con le giuste piattaforme commerciali, l’obiettivo è raggiungibile».
Fonte: Il Sole 24 Ore – Focus