Le eccellenze del made in Italy valgono 86 miliardi di euro di export nel mondo, rappresentano il 15,6 per cento delle esportazioni complessive dell’Italia e sono trasversali a tutti i principali comparti.
È il “bello e ben fatto”, che vede l’Italia al terzo posto nella classifica internazionale degli esportatori dei beni finali di consumo di fascia alta: si va dalle cosiddette tre F (food, fashion e furniture) a cosmetica, ceramica, nautica e motocicli. Tutti settori che sono stati tra i più dinamici nel recuperare e superare i livelli pre crisi del 2008. L’Italia, inoltre, è prima al mondo per quote di bello e ben fatto venduto nel Legno e arredo, Pelletteria, Calzature, Tessile e abbigliamento.
Oltre al valori attuali, ci sono quelli futuri: il Rapporto «Esportare la dolce vita», presentato ieri a Confindustria Vicenza, un ulteriore potenziale di export di quasi 45 miliardi di euro, di cui 33,5 verso i Paesi avanzati e 10,9 verso gli emergenti. In particolare, i Paesi avanzati su cui puntare sono: Stati Uniti (8,2 miliardi di euro), Germania (3,3 miliardi), Giappone (2,6 miliardi), Regno Unito (2,5 miliardi) e Francia (2,1 miliardi). Tra le economie emergenti i mercati principali risulta merce del made in Italy e contrastare contraffazione e italian sounding».
Fonte: Il Sole 24 Ore