Le sfide delle mele IG trentine: più competitività nel mercato globale e una risposta concreta ai cambiamenti climatici
Il mercato delle mele sta attraversando una notevole dinamica sia a livello nazionale che internazionale. In questo contesto si inseriscono le 5 mele DOP e IGP (Mela Val di Non DOP, Mela Alto Adige IGP, Mela di Valtellina IGP, Mela Rossa Cuneo IGP, Malannurca Campana IGP) italiane che, tra l’altro, nel nostro Paese rappresentano la quota più importante in termini di commercializzazione fra i prodotti ortofrutticoli protetti a livello europeo. Le dinamiche in corso, da una parte, costituiscono una grande minaccia per il futuro delle mele della tradizione ma, dall’altra parte, offrono alle stesse anche tante nuove opportunità.
Il primo elemento di novità è rappresentato dalla comparsa nel corso negli ultimi anni di più di cinquanta nuove varietà di mele nell’offerta proposta alla distribuzione all’ingrosso e a quella al dettaglio sia a livello nazionale che internazionale. Ciascuna di queste nuove varietà ha sue peculiarità nella forma, nel colore e persino nel gusto, con la complicazione che quest’ultimo si mescola con croccantezza/farinosità/succosità della polpa e consistenza della buccia, anch’esse declinate in tutte le possibili combinazioni. Tanti nuovi bouquet da scoprire quindi, ma per ora senza un’adeguata comunicazione, salvo rari casi, per cui sono per lo più solo mele diverse tra loro o, al massimo, frutti associati a nomi di fantasia senza alcun significato specifico per chi li acquista.
Il secondo elemento di novità sta nel capire come, anche tralasciando lo scoglio della comunicazione, si potrà rendere disponibile tutta questa gamma di nuova offerta ai consumatori
Il mercato delle mele sta attraversando una notevole dinamica sia a livello nazionale che internazionale. In questo contesto si inseriscono le 5 mele DOP e IGP (Mela Val di Non DOP, Mela Alto Adige IGP, Mela di Valtellina IGP, Mela Rossa Cuneo IGP, Malannurca Campana IGP) italiane che, tra l’altro, nel nostro Paese rappresentano la quota più importante in termini di commercializzazione fra i prodotti ortofrutticoli protetti a livello europeo. Le dinamiche in corso, da una parte, costituiscono una grande minaccia per il futuro delle mele della tradizione ma, dall’altra parte, offrono alle stesse anche tante nuove opportunità.
Il primo elemento di novità è rappresentato dalla comparsa nel corso negli ultimi anni di più di cinquanta nuove varietà di mele nell’offerta proposta alla distribuzione all’ingrosso e a quella al dettaglio sia a livello nazionale che internazionale. Ciascuna di queste nuove varietà ha sue peculiarità nella forma, nel colore e persino nel gusto, con la complicazione che quest’ultimo si mescola con croccantezza/farinosità/succosità della polpa e consistenza della buccia, anch’esse declinate in tutte le possibili combinazioni. Tanti nuovi bouquet da scoprire quindi, ma per ora senza un’adeguata comunicazione, salvo rari casi, per cui sono per lo più solo mele diverse tra loro o, al massimo, frutti associati a nomi di fantasia senza alcun significato specifico per chi li acquista.
Il secondo elemento di novità sta nel capire come, anche tralasciando lo scoglio della comunicazione, si potrà rendere disponibile tutta questa gamma di nuova offerta ai consumatori
A cura di Roberto della Casa
Fonte: Consortium 2020/01