Il Tirreno
Una “mostra degli inganni” con i cibi contraffatti: «É un giro di 6 miliardi l’anno» Pressioni per ricevere più tutela e per cambiare le regole sulle etichette dell’olio. Su ripiani e scaffali, in mostra, c’è il rosso dall’etichetta inequivocabile “San Giovese Chianti”, con il solo piccolo (piccolo?) particolare di non provenire dal Chianti, bensì dalla California, costa west degli Usa. Ed ecco un’altra bottiglia di rosso, spacciata per un toscano classico, dal nome esplicito “Tuscan Moon”, che però viene dalla napa Valley (ancora California) e di toscano, non ha niente, se non appunto la scritta.