Sole 24 Ore
Poco meno di 60 miliardi di perdite nel mondo per la filiera alimentare a causa dell’italian sounding. Altri 12 miliardi per i falsi nel sistema moda. A tanto ammontano le stime sui danni provocati dalla contraffazione a due pilastri del made in Italy. È allarme rosso e le cose non vanno meglio in altri comparti come, per esempio, l’industria discografica, che si vede sottrarre 600 milioni da copie e download pirata. Nel caso dei profumi “tarocco” evaporano 260 milioni di ricavi nella cosmetica mentre il sistema della meccanica leggera patisce oltre 200 milioni di danni per l’invasione di prodotti falsi e non conformi. Una recente indagine del Censis valuta in circa 7 miliardi il controvalore delle perdite causate dal mercato del falso al sistema paese. Ipotizzando la vendita di prodotti originali al posto di quelli contraffatti ci sarebbero quasi 14 miliardi di produzione aggiuntiva, 5,5 i miliardi di valore aggiunto, e la creazione di circa 110 mila nuovi posti di lavoro a tempo pieno. «Il mondo del falso sottrae alle casse dello Stato almeno 4,7 miliardi tra imposte dirette e indirette» sottolinea Loredana Gulino, direttore generale della Direzione per la lotta alla contraffazione Ufficio italiano brevetti e marchi del ministero dello Sviluppo.