Grappa della Valle d’Aosta verso il riconoscimento IG. Avviato ufficialmente il cammino per ottenere l’indicazione geografica: la domanda di registrazione dell’IG è stata presentata lo scorso 7 settembre dall’IstitutoTutela della Grappa Valle d’Aosta e ieri la giunta regionale ha dato il via libera alla trasmissione della pratica al Ministero delle politiche agricole. Viene richiesto il riconoscimento bilingue, e dunque anche nella denominazione “Grappa de la Vallée d’Aoste”.
La Grappa della Valle d’Aosta per ottenere il riconoscimentodi IG, dovrà presentare una gradazione alcolica non inferiore al 38 per cento e -pur non ammettendo aromatizzazioni – potrà avere aggiunte di piante aromatiche o frutta, da indicare in etichetta. Ammesso anche l’uso del caramello, ma solo per la grappa sottoposta a invecchiamento di almeno 12 mesi. Per i prodotti invecchiati – esclusivamente in botti, tini e altri recipienti di legno – scatterà la distinzione in “vecchia-vieillie” o “invecchiata-affine”. In caso di invecchiamento superiore ai 18 mesi si potranno usare i termini “riserva-réserve” o “stravecchia-très affinée”.
Fonte: La Stampa