La Romagna enologica è ancora più unita. Con decreto del 13 settembre 2016 è stato sancito da parte del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che la gestione del Colli di Rimini DOP è affidata con funzioni erga omnes al Consorzio Vini di Romagna. Sempre il ministero ha rinnovato al Consorzio l’autorizzazione alla gestione di tutte le denominazioni e indicazioni geografiche della Romagna eroica. Tale riconoscimento conferma la centralità del Consorzio Vini di Romagna in tutte le attività di promozione e di valorizzazione dei vini a denominazione d’origine – e dalla vendemmia 2015 anche per i vini IGP – di tutti i produttori romagnoli, non solo degli associati.
In chiave di novità, c’è anche da segnalare che il Consorzio ha aperto il percorso per giungere al riconoscimento della nuova DOP Centesimino di Oriolo, un interessante autoctono della prima zona collinare di Faenza. «I dati che ci caratterizzano non possono che renderci lieti e ci forniscono ancor più slancio per spingere, assieme a tutti i produttori romagnoli, per l’affermazione della Romagna dei vini a livello nazionale e internazionale – dichiara Giordano Zinzani, presidente del Consorzio Vini di Romagna -. Occorre però aumentare l’apprezzamento al consumo del prodotto certificato Romagna. Va quindi studiato e compreso bene come muoversi sul fronte della qualità percepita, delle tipologie che centrino il target dei consumi e della comunicazione di un nostro messaggio distintivo».
E proprio la comunicazione, in Italia e all’estero, è l’asse portante dell’attività erga omnes anche per il 2016, come specificatamente richiesto dal ministero
Fonte: Il Nuovo Diario Messaggero