L’unione fa la forza specie se, come nel caso del Consorzio di tutela Lugana DOP, tra Lombardia e Veneto, si sposa con un moderno spirito d’impresa. La strutture consortile, presieduta da Luca Formentini e diretta da Carlo Veronese, rappresenta una case history unica: volumi in costante aumento, export pari all’80% e si distingue anche per le iniziative sulla sostenibilità ambientale. «Una delle cose che stupisce i consumatori è la qualità media del ostro vino così elevata e così uniforme: tutta la DOP ha oggi altissimi livelli qualitativi – afferma il presidente Formentini – Ne consegue una responsabilità molto forte da parte di tutti nel mantenere la credibilità e la qualità del nostro prodotto, della sua materia prima e quindi anche del suo territorio. Partiamo avvantaggiati dall’essere collocati in una delle aree più pregiate e vocate dell’intero Paese, il nostro contesto ci aiuta a trasferire una certa percezione di valore del territorio, ma non dobbiamo darlo per assodato, anzi, è più che mai necessario impegnarci per proteggerlo. Ci riconosciamo nelle visioni aziendali più evolute, in cui il bilancio si compone dell’ambito economico, ambientale e sociale, e questo si traduce anche in un vantaggio competitivo sui mercati ai quali oggi si rivolge il Consorzio».
Il consumatore, soprattutto in Germania, Usa e UK, chiede infatti la sostenibilità ambientale del prodotto. E’ un cliente che sta diventando più consapevole e che oggi è maturo per scoprire un vino che stupisce. «Siamo tra i pochi che crescono in valore in un mercato stagnante. La nostra strategia di promozione è orientata alla ricerca di nuovi mercati e di nuovi interlocutori – aggiunge Formentini – indispensabili anche per mantenere marginalità più ampie». Il 2017 del Lugana DOP sarà caratterizzato anche dalle celebrazioni dei 50 anni della DOP, che vedranno il clou nel periodo estivo.
Fonte: QN – Il Giorno