“4 stelle di longevità, ma 5 stelle di piacevolezza, quindi possiamo classificare con 4,5 stelle l’annata 2018 della Barbera d’Asti DOP”, è questo il giudizio finale emerso dall’Anteprima Barbera organizzata ieri sera da Coldiretti Asti, decretato dal professor Vincenzo Gerbi, docente dell’Università di Torino, dopo aver degustato, assieme a altri 150 degustatori, 18 campioni di vino della nuova annata, più la comparazione con quella precedente di altri 5 campioni. In tutto Coldiretti ha servito oltre 3.500 degustazioni.
Fra le caratteristiche dell’annata c’è anche una maggiore precocità dei vini, “sono risultati un po’ più pronti rispetto al passato”, ha sottolineato Gerbi, e sicuramente molti saranno praticamente già pronti per Natale. “Ovviamente – sottolinea Secondo Rabbione, responsabile del Centro Studi Vini del Piemonte, che ha curato le schede organolettiche di ogni campione presentato all’Anteprima – l’annata 2018 della Barbera d’Asti DOP potrà essere commercializzata solamente dall’1 marzo 2019, ma sicuramente gli estimatori non si lasceranno scappare l’occasione di gustare e apprezzare fin da ora, direttamente nelle cantine, le qualità di questi vini”.
Questa era la diciassettesima edizione dell’Anteprima della Barbera organizzata da Coldiretti Asti e il professor Gerbi, dopo aver classificato scrupolosamente ogni annata, ha voluto sottolineare i progressi fatti dai vignaioli in questi 17 anni. “Può sembrare un periodo lungo 17 anni, in realtà dal punto di vista scientifico sono un attimo. Ebbene in un lasso così breve di tempo, i produttori sono riusciti a trasformare completamente le loro tecniche produttive. Nel 2003 cercavamo di spiegare con parole gentili come almeno il 50% dei vini presentati all’Anteprima, potesse essere migliorato. Oggi su 23 campioni, 22 sono risultati tendenti all’eccellenza e solo uno presentava qualche imperfezione”.
Fonte: ATNews