E uno dei prodotti alimentari italiani più conosciuti e apprezzati nel mondo, ma allo stesso tempo è anche uno dei più contraffatti, nonostante per la sua difesa e tutela sia stato creato il Consorzio di Tutela Grana Padano DOP, composto da produttori e stagionatori che svolgono funzioni di valorizzazione, informazione e vigilanza, in garanzia della tradizionale ricetta indicata nel Disciplinare di produzione.
Il Grana Padano DOP ha quasi 1.000 anni e se li porta bene, con tanto di certificazione DOP. E’ un formaggio a pasta dura, il cui nome “Grana” deriva proprio dalla sua struttura granulare, che non va assolutamente tagliata ma “spezzata”, con l’apposito coltello a mandorla o a goccia. Dal 1954, al termine “Grana” è stato affiancato l’aggettivo “Padano”, e i due elementi sono ora imprescindibili: il primo non può esistere senza il secondo e, se esiste, ci troviamo di fronte a una contraffazione.
Alla mancanza di lattosio, che si perde durante la stagionatura, si affianca un’alta digeribilità e buoni nutrienti, grazie all’apporto proteico ad alto valore biologico (che fornisce amminoacidi essenziali per le funzioni dell’organismo), ai minerali (calcio, iodio, selenio, magnesio e fosforo) e alle vitamine (in particolare B 12). Il Grana Padano DOP è un formaggio semigrasso: il 30% dei suoi grassi sono insaturi.
Fonte: Bio