“Ribadiamo ancora, e ci fa piacere che anche durante la Pasqua ciò sia emerso dai più importanti media italiani, che mai Grana Padano DOP è andato o potrà andare in distribuzione, se non assolutamente perfetto dal punto di vista sanitario”. Con queste parole Stefano Berni, direttore generale del Consorzio Tutela Grana Padano, a seguito delle notizie diffuse in questi giorni dai media relativamente al ritrovamento di aflatossine nel latte e in alcuni formaggi, interviene nuovamente ribadendo l’assoluta sicurezza del Grana Padano in senso generico e, nello specifico, assicurando che prima di diventare Grana Padano, il formaggio ora nei magazzini verrà sottoposto, come da disciplinare di produzione, a scrupolose e severe verifiche da parte dell’organismo di controllo incaricato dal Ministero delle politiche agricole, il CSQA, e dal Consorzio di Tutela.
“Il problema aflatossine – continua Berni – inizia con il latte di settembre e dei mesi successivi. Il primo formaggio prodotto da quel mese diventerà Grana Padano e potrà essere distribuito solo dal prossimo luglio in poi. Ovviamente ogni forma verrà verificata e, come del resto è sempre avvenuto e sta tuttora avvenendo, solamente il formaggio assolutamente sicuro andrà sul mercato, dalla prossima estate in poi”. “Il Consorzio si è già costituito parte civile – spiega il direttore Berni – e adirà ogni altra via legale contro coloro che, consapevolmente, infrangendo la Legge, si sono macchiati di un grave reato penale. Il latte fuori norma non poteva essere consegnato dalla stalla, anche se diluito con latte indenne da aflatossine in modo che la cisterna fosse dentro i limiti, così come non poteva essere lavorato latte fuori dai limiti”.
“Chi, consapevolmente, non si è attenuto a queste regole – conclude Stefano Berni – dovrà risponderne in Tribunale secondo le leggi vigenti e poi dovrà vedersela con il Consorzio Grana Padano sia per il danno di immagine che ha causato sia per i danni commerciali che ne dovessero derivare. Non sarà mai consentito a pochi furbetti di delegittimare un intero sistema fatto di migliaia di allevatori e centinaia di caseifici seri, coscienziosi e rispettosi di tutte le rigorose regole in essere”.
Fonte: Consorzio di Tutela Grana Padano