NUOVI PRODOTTI DOP IGP – Al 30 settembre 2017 in #Europa si contano complessivamente 2.966 prodotti DOP, IGP e STG, di cui 1.381 prodotti del comparto Food (DOP, IGP, STG), 1.585 prodotti del comparto Wine (DOP, IGP) a cui si aggiungono 338 IG del comparto Spirits. Nel comparto #Food con la registrazione dei 5 nuovi prodotti nel terzo trimestre 2017, l’Europa raggiunge quota 1.381 denominazioni (a queste inoltre si aggiungono – con le 2 registrazioni in Norvegia e Turchia – i 30 prodotti registrati in paesi Extra-UE, per un totale di 1.411 denominazioni). Le denominazioni Food in Europa si ripartiscono in 620 DOP, 705 IGP e 56 STG. Rispetto alle #categorie di prodotto quella con il maggior numero di denominazioni è la Classe 1.6 Ortofrutticoli e cereali, freschi o trasformati (371 prodotti), seguita dalla Classe 1.3 Formaggi (237), Classe 1.2 Prodotti a base di carne (185), Classe 1.1 Carni fresche (163) e Classe 1.5 Oli e grassi (133). Nel terzo trimestre 2017 in #Italia non è stato registrato nessun prodotto confermando la quota di 819 DOP IGP STG, di cui 293 Food e 526 Wine (comprendendo le denominazioni in protezione transitoria, altrimenti il totale è 523). L’Italia resta comunque il primo Paese per numero di prodotti DOP IGP sia per il Food – seguita da Francia (245) e Spagna (195) – che nel Wine (526) – seguita ancora una volta dalla Francia (433) e dalla Grecia (147).
ACCORDI INTERNAZIONALI – Dibattito che ha preceduto l’entrata in vigore a fine settembre del #CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement), il trattato di libero scambio tra Canada e Unione europea che prevede l’eliminazione del 98% dei dazi. Per l’Italia tutela rafforzata per 41 prodotti. AICIG e Federdoc sostengono l’accordo, sottolineando che si tratta di un buon punto di partenza per il riconoscimento delle IG in un Paese che fino ad oggi ha concepito unicamente il sistema dei marchi, confidando che l’elenco delle IG protette possa crescere nei prossimi anni: inoltre ciò indurre un’apertura al duro fronte USA che si oppone a tale principio organizzato attraverso il Consortium For Common Food Names, alleanza internazionale per opporsi al sistema UE delle DOP IGP. Fra le numerose prese di posizione pubbliche dei Consorzi di tutela delle DOP IGP italiane, quella del Consorzio Grana Padano DOP, secondo il quale il CETA favorisce l’aumento dell’export e, seppur frutto di evidenti compromessi, sancisce il principio fondamentale del riconoscimento delle IG e delle relative denominazioni; valuta positivamente l’accordo anche il Consorzio Prosciutto San Daniele DOP perché dopo oltre 30 anni, sarà finalmente possibile commercializzare sul mercato canadese il prodotto friulano utilizzando il proprio nome e il proprio marchio (la non esistenza di un sistema di riconoscimento e protezione di prodotti con denominazione d’origine ha fatto sì che, negli anni ’70, avvenisse la registrazione del marchio “San Daniele” da parte di un’azienda canadese, bloccando di fatto la registrazione dell’originale che nel paese americano è stato costretto per anni ad essere esportato sotto il nome di Authentic Italian Prosciutto). Gradimento a metà per altri soggetti, tra i quali il Consorzio Radicchio Rosso di Treviso IGP che nutre preoccupazione per la possibilità di maldestre imitazioni (a fianco della soddisfazione per l’inserimento del Radicchio Rosso di Treviso fra i 41 prodotti Made in Italy tutelati dal CETA c’è perplessità per il mercato nordamericano, tra i più insidiosi per cicorie generiche vendute con il nome “Treviso”, con enormi volumi di affari ai danni dei piccoli produttori trevigiani).
NOTIZIE DAL SISTEMA IG ITALIA – Plebiscito per la candidatura #UNESCO delle Colline del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOP: i motivi per la richiesta risiedono nella sua unicità, nella natura e il paesaggio che lo caratterizzano e nella sua bellezza risultato del connubio tra storia, natura, arte e coltivazione dei vigneti sulle colline (nel 2014 in Italia le colline di Langhe-Roero e Monferrato sono state la prima area geografica inserita nella lista Unesco grazie alla cultura legata al vino). A settembre, inoltre a Siena si è tenuta la tavola rotonda “Tipicità, PAT, i prodotti agroalimentari tradizionali e agrobiodiversità nei territori Unesco della Toscana”, appuntamento inserito nel programma dell’ottava edizione del WTUnesco, il Salone mondiale dei siti e beni Unesco. Continuano le azioni di #tutela sul web: gli ispettori dell’Unità di repressione delle frodi (istituito due anni fa dal Ministero delle politiche agricole per la vigilanza sull’e-commerce) hanno fermato a settembre la vendita di 30 milioni di lattine di Prosecco DOP falso su Alibaba. La #formazione si conferma una delle attività centrali per il settore delle Indicazioni Geografiche: alla Reggia di Caserta un seminario formativo di AICIG per condividere le strategie per creare una rete efficace di comunicazione attorno alle IG, individuare gli strumenti più idonei per mettere in atto politiche di tutela del prodotto e produrre sinergie per valorizzare le eccellenze enogastronomiche di un territorio unitamente al suo patrimonio storico artistico. Il Consorzio di tutela Salumi DOP Piacentini, invece, ha organizzato a Quarto una serie di incontri per arricchire le conoscenze sui salumi DOP partendo dalla constatazione che anche nel proprio territorio pochi conoscono il valore e il significato dei loghi DOP e IGP e la differenza sostanziale che esiste tra le categorie di prodotti tutelati.
#NUOVI PRODOTTI DOP IGP (UE)
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