L’operazione della Guardia di Finanza di Caserta, nell’ambito di un’indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere in materia di contrasto alle frodi agroalimentari ed in particolare nella filiera di produzione della Mozzarella di Bufala Campana DOP, ha evidenziato come la sinergia tra i sistemi di certificazione e quello dei controlli funzioni perfettamente. L’operazione Aristeo, che ha visto coinvolti allevatori e trasformatori del casertano, è partita subito dopo l’entrata in vigore dell’attuale sistema dei controlli che impone ad allevatori, raccoglitori e caseifici di dichiarare quotidianamente tutte le proprie produzioni.
Con il decreto sulla tracciabilità del latte bufalino, entrato in vigore alla fine del 2014, infatti, tutte le produzioni sono strettamente controllate. Il Dipartimento Qualità Agroalimentare (DQA), l’ente di certificazione della filiera della mozzarella Dop, è impegnato, oltre che nell’attività di certificazione della produzione, anche nella gestione delle comunicazioni dei dati produttivi dei raccoglitori e dei caseifici, iscritti al Piano dei Controlli. I dati si riferiscono a tutte le tipologie di latte, compreso quello che viene congelato, e a qualsiasi tipologia di prodotto sia DOP sia non DOP. Questo sistema di controlli consente di rilevare facilmente anomalie, come quelle che sono state riscontrate nella recente indagine della Procura campana, che fanno partire immediatamente gli opportuni accertamenti. Nel caso in questione erano già state eseguite cinque segnalazioni che hanno allertato gli organi di controllo.
Pertanto, si può affermare che questi episodi, nonostante il fragore mediatico, rafforzano l’intero comparto, in quanto i consumatori sono sempre più consapevoli di come tutta la filiera sia adeguatamente sicura e controllata. La Mozzarella di Bufala Campana DOP è il primo formaggio Dop del Sud con un aumento di produzione nel 2016 del 7,2% per un totale di 44.231 tonnellate certificate dal Dqa. Risultati ottenuti sia grazie all’attività di promozione e vigilanza del Consorzio di Tutela e all’impegno quotidiano dell’ente di certificazione e di tutti gli organi di controllo, sia essenzialmente al lavoro dei 1371 allevamenti, impegnati quotidianamente a produrre latte nel rispetto delle regole e ai 100 caseifici che trasformano l’oro bianco in una delle più importanti eccellenze dell’agroalimentare italiano.
Fonte: Dipartimento Qualità Agroalimentare (DQA)